Lettera di ringraziamento
…Certi del ritorno!
…insegnaci Signore a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore (Salmo 89)
Mi siedo al tavolo della mia scrivania, ancora con il cuore pieno di gratitudine, per questa passata edizione di “Aperti per Ferie”. Nella mente, invece, un motivetto di Angelo Branduardi, un autore che in qualche modo ha segnato la canzone italiana. Per chi mi conosce oramai da un po’ di tempo sa’ anche la mia passione per la musica, qualcuno l’ha scoperta al Mese di maggio.
Il motivo di questa canzone, letto in filigrana, esprime la sensazione del 26 Agosto, quando, le luminarie spente non riflettevano la luce della festa sul sagrato.
Cosa resta di questa rassegna è ancora presto a dire. Per ora immagini come quelle “dell’ultimo giorno del circo” (questo è il titolo della canzone): un manifesto lungo il viale che porta all’Arena, le stelle accese, c’è da far la spazzatura, lustrini fra la segatura…i tavoli vuoti.
Rimane certamente la concretezza di tutte quelle persone che nel silenzio hanno lavorato per la realizzazione di questa decima edizione.
Allora il grazie del parroco va a chi in cucina ha tagliato, fritto, arrostito, cotto le prelibatezze.
Grazie a chi ha montato, sistemato, pulito e riordinato l’Arena, il punto ristoro, il sagrato….chi ha innaffiato le aiuole, chi vendeva i biglietti della lotteria, chi invece stava alle casse per i biglietti, chi preparava e serviva il vino.
Grazie a chi mi ha affiancato nell’organizzare, a chi ha proposto la musica , la comicità, lo spettacolo di grandi artisti con tutta quella passione e professionalità che gli compete.
Grazie a chi in questi giorni ci ha criticato…in tutto… questo serve per farci crescere e mai abbatterci!
Grazie a chi con sacrificio non ha visto uno spettacolo e non ha mangiato un panino in venti giorni ma ha dato se stesso.
Un grande, personale, grazie va a chi ci ha fatto visita in queste sere, ha intessuto amicizie e ci ha incoraggiato… siete i benvenuti!
Dieci anni segnano un momento importante, un traguardo che chiude anche un era, per aprire nuovi sogni, nuove piste e nuovi slanci! Raccolgo una grandissima eredità, una rassegna da uno spessore elevato che deve crescere e maturare con l’apporto della comunità. Grazie a te don Giovanni che in questi anni l’hai promossa e sostenuta con tutta quella passione che ti contraddistingue…sappiamo che il tuo cuore e il tuo ingegno fa bene ovunque!
Come Padre di questa Comunità, so bene, infine, che il popolo di Casarlano, non resta a contemplare il vuoto del piazzale, come dice il testo della canzone e come io per un attimo ho fatto la sera di mercoledì. C’è in tanti la voglia di fare, di costruire…qualcuno parla pensa già per il presepe di questo inverno. La forza della comunità sta soprattutto nel cuore e nella passione del singolo!
Non manchi mai a ciascuno di noi l’altra dimensione, quella dell’ESSERE…ricordiamoci sempre che tutto quello che facciamo è sempre per la gloria di Cristo, il Crocifisso Risorto.
Buon Cammino.
Vostro
don Fabio
L’ULTIMO GIORNO DEL CIRCO
Han spento lucciole e lanterne
messo il leone nella gabbia
scambiato il fumo con la nebbia
domani il circo se ne va.
Le stelle accese nella tenda
sono tornate dei fanali
i clown degli uomini normali
domani il circo se ne va.
Passato il giorno della festa
ritorneremo a misurare
quel posto vuoto sul piazzale
domani il circo se ne va.
Passato il giorno della festa
ci resta il piccolo calvario
di spazi vuoti al calendario
domani il circo se ne va.
Han messo via le luminarie
smonttato tutto pezzo a pezzo
soldati e bimbi a metà prezzo
domani il circo se ne va.
Nel lampo breve di un istante
forse era solo un’illusione
l’uomo sparato dal cannone
domani il circo se ne va.
Passato il giorno della festa
resta un ricordo eccezionale
un manifesto lungo il viale
domani il circo se ne va.
Passato il giorno della festa
ci sono a far da spazzatura
lustrini fra la segatura
domani il circo se ne va.
Solo l’orchestra del silenzio
che non ha posto per partire
rimane a farci divertire
domani il circo se ne va.
Branduardi 1988